Fabio Cannavaro
Esordi
Fabio Cannavaro nasce a Napoli il 13 settembre
1973. Entra nelle giovanili della formazione partenopea a undici anni, vince
subito un trofeo. L'adolescenza di Cannavaro coincide con il periodo d'oro del
Napoli che, segnato soprattutto dall'arrivo del fuoriclasse argentino Diego
Armando Maradona.
Cannavaro ha dichiarato di aver imparato moltissimo da Ferrara, a cominciare
dall'intervento in scivolata, un intervento sempre molto critico per un
difensore e ad alto rischio di ammonizione. E' importante che tale intervento,
infatti, sia "pulito" ed effettuato nel rispetto delle regole, senza
alcuna intenzione di recare danno all'avversario, ma la storia a volte è capace
di giocare scherzi veramente inattesi. Dopo tanti allenamenti e tante
apprensioni su come diventare un buon difensore, Cannavaro ha modo di marcare,
mentre ancora fa parte della Primavera, proprio il suo idolo, il grande Maradona.
Qualche intervento eccessivamente duro sul "mostro sacro" gli costano
il rimprovero di un dirigente azzurro. A prendere le difese di Cannavaro ci
pensa però lo stesso "Pibe de Oro": "Bravo, va bene così"
gli disse il grande campione argentino. Esordisce dunque in serie A a soli
vent'anni contro la Juventus, disputando una grande partita. Quando arriva in
prima squadra (il 7 marzo 1993) Maradona è
già lontano ed il Napoli si stringe proprio attorno al prodotto più prestigioso
del proprio vivaio anche se i risultati inizialmente non sono entusiasmanti.
Fabio, insieme a tutta la squadra, lotta per la salvezza, mettendo in luce le
sue grandi doti esplosive, le stesse che faranno di lui il difensore più rapido
e più incisivo della serie A.
La conferma al Parma

L'avventura al Napoli dura tre stagioni, poi, nell'estate del 1995, si trasferisce a Parma dove forma una fra le più importanti difese del mondo, insieme a Buffon e Thuram. Con questa retroguardia granitica i gialloblù vincono Coppa Italia, Coppa Uefa, Supercoppa Italiana e vanno vicinissimi allo scudetto nella stagione di Juan Sebastian Veron. In seguito, con la partenza di Lilian Thuram verso la Juventus, il Parma gli consegna la fascia di capitano. Dei gialloblù, da quel momento, è senza dubbio il leader assoluto. Di pari passo con i successi con il Parma, arrivano le grandi soddisfazioni in azzurro. Vince due titoli europei Under 21 con l'Italia di Cesare Maldini (1994 e 1996) ed approda alla Nazionale maggiore il 22 gennaio 1997 in Italia-Irlanda del Nord (2-0). Con la maglia azzurra è protagonista dai Mondiali di Francia 1998, degli sfortunati Europei del 2000, dei discussi Mondiali di Tokio del 2002, e degli Europei 2004 in cui è lui a indossare la fascia del capitano. Grande beniamino dei tifosi, è amato per il suo carattere leale ma al tempo stesso combattivo. Il suo successo più importante è senza ombra di dubbio il trionfo ai mondiali di Germania 2006: Fabio Cannavaro per tutta la manifestazione si è dimostrato grande guerriero, guidando una difesa di ferro che ha portato alla vittoria della coppa del mondo. Capitano indiscusso, è stato lui ad avere il privilegio di alzare in cielo il prestigioso trofeo.

La vittoria del pallone d'oro
Passa poi dalla Juventus al Real Madrid di Fabio Capello. Pochi mesi più tardi, alla fine di novembre, riceve il prestigioso Pallone d'Oro, riconoscimento annuale raramente assegnato a un difensore. Torna alla Juventus nella stagione 2009/2010.
La parte finale della carriera
Il 2 giugno 2010 firmò un contratto biennale con l'Al-Ahli, squadra di Dubai negli Emirati Arabi Uniti, di cui è stato capitano. Dopo 16 presenze e 2 gol, il 9 luglio 2011, all'età di 37 anni e a cinque anni esatti dalla conquista della Coppa del Mondo con l'Italia, annunciò il suo ritiro dal calcio giocato a causa di alcuni problemi al ginocchio. D'accordo coi proprietari del club degli Emirati Arabi Uniti decise di rimanere per tre anni come ambasciatore del club. Il 14 gennaio 2012, a sei mesi dal ritiro, annunciò il suo ritorno nel mondo del calcio per partecipare alla Premier League indiana tra le file del Bengal Tuskers ma il campionato non ebbe mai inizio.