Fallimento 1958
Nella sua lunga storia, la Nazionale italiana non ha partecipato solamente a due edizioni dei Mondiali. La prima volta avvenne nel 1930, quando l'Uruguay ospitò la prima Coppa del Mondo organizzata dalla FIFA. La FIFA si adoperò per invitare le migliori Nazionali dell'epoca ma quasi tutte le europee si rifiutarono di partecipare, per diversi motivi. All'epoca l'Uruguay era probabilmente la Nazionale più forte, per via dei successi ottenuti nei tornei olimpici del 1924 e del 1928, e già questo fece diminuire notevolmente l'interesse delle Nazionali europee, non intenzionate a sobbarcarsi le fatiche di un viaggio transoceanico da fare in nave, che con la permanenza in Uruguay sarebbe durato complessivamente almeno due mesi.
I secondi Mondiali senza Italia si disputarono invece nel 1958, in un contesto ben diverso da quello di ventotto anni prima. Gli anni Cinquanta vengono ricordati come il punto più basso nella storia della Nazionale italiana di calcio maschile, le cui mediocri prestazioni vennero fortemente influenzate dalla tragedia di Superga del 1949, l'incidente aereo in cui morirono tutti i giocatori del "Grande Torino". Nelle qualificazioni al torneo, disputate nel 1957, l'Italia si trovò in un mini-girone con Portogallo e Irlanda del Nord. Iniziò con una vittoria contro i britannici ma poi perse 3-0 in Portogallo. Nella partita di ritorno contro i portoghesi, tuttavia, la Nazionale ribaltò il risultato dell'andata, vincendo a sua volta 3-0. Con ancora buone possibilità di qualificarsi, il 15 gennaio del 1958 l'Italia si presentò a Belfast per l'ultima decisiva partita contro l'Irlanda del Nord. La partita si sarebbe dovuta giocare a dicembre, ma a causa delle difficoltà avute dagli arbitri nel muoversi verso Belfast, fu rinviata a gennaio. All'Italia sarebbe bastato non perdere e invece perse 2-1, concludendo il girone al secondo posto con un punto in meno dell'Irlanda del Nord.